Su Marte fiumi impetuosi lo dice la forma dei sassi
Una simulazione ha permesso di calcolare come sul Pianeta Rosso i ciottoli venissero trascinati dalle correnti anche per 50 chilometri. I risultati degli esperimenti, condotti a Puerto Rico e nel Nuovo Messico, sono stati pubblicati su Nature Communications
Le pietre dei fiumi vengono scolpite e modellate mentre rotolano sul letto e urtano contro altri sassi, trascinati dalla corrente. A poco a poco perdono massa e assumono una forma levigata e arrotondata. Per verificare il rapporto che c’è tra forma, perdita di massa e azione dell’acqua, i ricercatori hanno messo a punto un modello matematico e alcuni esperimenti. Nel primo esperimento sono stati fatti rotolare frammenti di calcare in un cilindro osservando il cambiamento di forma e massa. Poi sono stati analizzati i ciottoli di un fiume a Puerto Rico. “Abbiamo iniziato dalle sorgenti, dove l’acqua strappa dalle pareti del torrente pezzetti di roccia e li trascina a valle”, ha detto Jerolmack. I ricercatori si sono fermati più volte lungo il fiume per vedere come la loro forma veniva modificata. In entrambi i casi, forma e perdita di massa sono state coerenti con quelle previste dalla simulazione. Come conferma, sono stati analizzati anche i ciottoli di un canyon nel Nuovo Messico, dove i sassi vengono trasportati da un torrente, un ambiente più simile al Pianeta Rosso. Con questi dati, è stato dimostrato che si può dedurre anche la distanza percorsa da un ciottolo dalla sorgente alla foce analizzando solo la sua forma. A questo punto la simulazione è stata adattata alla gravità di Marte e i scienziati hanno così analizzato i ciottoli fotografati dal rover Curiosity nel cratere Gale, dove è atterrato nel 2012. L’esperimento ha dimostrato che i sassi venivano trascinati dalla corrente per decine e decine di chilometri e, urtando fra loro, perdevano fino al 20% della massa.